Il Centro Medico SME dispone di un’apparecchiatura ecografica premium basata su Ultrafast Imaging in grado di analizzare diversi parametri acustici e meccanici dei tessuti. Tra questi trova applicazione la misurazione della velocità degli ultrasuoni (speed of sound) a livello epatico dove fornisce informazioni sulla presenza di steatosi.
La steatosi epatica è in crescita nei paesi sviluppati, con una prevalenza fino al 35%, principalmente per obesità, diabete di tipo 2 e sindrome metabolica. Può evolvere in cirrosi, con rischio di sviluppare il carcinoma epatocellulare.
Il metodo standard per quantificare la steatosi è la biopsia epatica che tuttavia è invasiva, con possibili complicanze emorragiche.
Sono stati recentemente sviluppati metodi alternativi di quantificazione della steatosi basati su ultrasuoni, pertanto innocui.
Tra questi è disponibile presso il Centro SME la misurazione della velocità del suono in ambito epatico quale indicatore della presenza di accumulo adiposo.
La misura locale della velocità del suono è espressa in metri al secondo in una gamma di valori da 1450 a 1600. Una diminuzione della velocità del suono si verifica in presenza di steatosi epatica. La sensibilità di questo metodo nel rilevare la steatosi epatica è stata stimata all’80%, per un cutoff di 1537 m/s (>S1).