L’Elastografia è una metodica diagnostica ad ultrasuoni, pertanto innocua, che valuta in modo non invasivo l’elasticità dei tessuti. La sua applicazione parte dal presupposto che i tumori e le infiammazioni croniche modificano l’elasticità tessutale. Per questo sin dagli albori della medicina, la “palpazione” durante una visita medica ha rappresentato il primo approccio per identificare dei processi patologici.
L’Elastografia viene utilizzata in abbinamento all’ecografia per analizzare le proprietà elastiche dei tessuti, specie in aree non adeguatamente valutabili con il solo esame clinico medico.
Esistono due diverse tecniche: l’elastografia strain (SE) e l’elastografia shear wave (SWE).
La prima valuta la capacità dei tessuti di deformarsi e tornare alla forma originale dopo essere stati sottoposti a micropressioni esterne. La seconda misura la velocità di propagazione nei tessuti di onde di taglio create con impulsi di ultrasuoni focalizzati. Entrambe generano una mappa colorata, sovrapposta all’immagine ecografica delle strutture anatomiche in esame, che rappresenta l’elasticità/rigidità dei diversi tessuti.
La SE fornisce informazioni qualitative o semi-quantitative di elasticità relativa. La SWE offre informazioni quantitative: per ogni punto della mappa può essere derivato l’esatto modulo elastico espresso in kilopascal.
Entrambe sono diventate parte integrante dell’ecografia multiparametrica.
L’elastografia trova applicazione per tipizzare i noduli di mammella, tiroide, linfonodi, testicoli, prostata. Ha praticamente sostituito la biopsia epatica nella valutazione della rigidità del parenchima nei soggetti con epatopatie croniche.
Il Centro Medico SME dispone di ben sei apparecchiature in grado di eseguire analisi elastografiche di organi profondi e superficiali. I Professionisti che operano presso SME hanno esperienza decennale in ambito elastografico e sono autori di pubblicazioni su riviste scientifiche nazionali e internazionali.
